Mercati finanziari ai minimi, muore la Ginsburg, gli investitori non sanno “che pesci pigliare”

Mercati finanziari ai minimi, muore la Ginsburg, gli investitori non sanno “che pesci pigliare”

I Mercati finanziari sono ai minimi dalle ultime sette settimane e la curva dei contagi da Coronavirus impenna a dispetto della curva dello S&P 500 che perde invece oltre 82 punti base.

 

Cosa fare, dunque?

 

È questo l’interrogativo di molti investitori, ma forse la situazione attuale, tra strategia dell’attesa e fiducia nei meccanismi del mercato potrà nei prossimi due mesi offrire degli spunti interessanti;

ovviamente è indispensabile mostrare sangue freddo ed essere in grado di proteggere se stessi dalla sindrome da”panic selling”.

 

Lo scenario attuale.

 

Nelle ultime ore il diffondersi del timore di un nuovo lockdown ha causato non pochi problemi ai Mercati Finanziari, europeo e statunitense nello specifico della presente analisi.

Quanto di più problematico, per non dire inopportuno, è stato il lutto che ha colpito i piani alti dell’amministrazione della giurisprudenza americana e che ha alimentato, ancora di più, le difficoltà del Congresso Usa nel dare una risposta pronta all’esigenza di stimolo fiscale.

 

È per l’appunto deceduta la 

giudice della Corte Suprema statunitense

Ruth Bader Ginsburg.

 

Secondo Thomas Mantione, manager capo del dipartimento di Wealth Management di UBS a Stanford,

il ruolo della Ginsburg sarebbe stato determinante in una presa di posizione più risoluta da parte del Congresso nel ridare slancio economico al Nord America.

Da un lato la procedura di rimpiazzo di un giudice della Corte Suprema si presenta necessaria in un momento difficile per l’America,

rischiando di ritardare persino le elezioni presidenziali, dall’altro viene meno uno dei fari guida per i democratici.

A venire a mancare è stato un simbolo in grado di far sentire la propria influenza nel velocizzare le misure di slancio alla politica fiscale statunitense.

 

“Abbiamo ora un altro fattore nei negoziati

per lo stimolo fiscale,

che ne rende l’approvazione prima delle elezioni

di novembre ancora meno probabile”

Thomas Mantione.

 

 

Mercati Finanziari
Ruth Bader Ginsbur

 

Iniettare liquidità nell’economia statunitense, ma non di meno anche in quella europea, dovrebbe essere le priorità dei governi in questa battaglia contro il crollo dei Mercati finanziari.

Un’immissione di denaro darebbe uno slancio alla fiducia dei consumatori e degli investitori.

Il problema resta comunque che un’eccessiva iniezione di liquidità nel sistema,

che in Europa e negli Stati uniti è già ampiamente avvenuta per contrastare gli effetti del lockdown,

potrebbe causare un’impennata eccessiva all’inflazione abbattendo drasticamente il valore delle valute; in questo caso dollaro ed euro.

L’indecisione delle Banche centrali nel prendere misure espansive, visti i pericolosi effetti collaterali che ne potrebbero conseguire,

non ha fatto altro che dare il colpo di grazia ad un Mercato globale già ampiamente sotto pressione.

Già a Marzo l’esplodere incontrollato della pandemia da Covid-19 e le necessarie misure restrittive, hanno comportato notevoli stress inflattivi a causa delle indispensabili politiche di sussidio alle famiglie e alle imprese.

 

All’Inizio la pandemia ha impennato i Mercati finanziari, ora gli ha affossati, perchè?

 

 

Come ha fatto notare anche lo You Tuber di “Investire Semplice” Andrea Landriani,

il rally positivo del mercato a partire dallo scorso Marzo è stato dettato dal fatto che si pensava che la Borsa avesse toccato il minimo storico.

 

Quest’impennata favorevole non si è avuta nelle recenti settimane con quella che è già passata alla storia mediatica come “Seconda Ondata di contagi”.

In effetti l’atteggiamento iniziale degli investitori, a riprova che l’andamento dei Mercati finanziari è fatto dalle percezioni sugli eventi, prima che dagli eventi stessi, 

è stato quello di comprare più quote azionarie a prezzi bassi, “entrando a saldo” nei Mercati finanziari.

 

All’inizio il Coronavirus

era stato percepito più come una crisi passeggera,

della durata di pochi mesi.

Un’occasione ideale per “acquistare a saldo”

quote azionarie.

Soprattutto in un momento in cui il lockdown

non aveva ancora depauperato 

consumatori e piccoli investitori.

 

Tutto questo in una prima fase ha agevolato i Mercati finanziari stessi che sono saliti,

mentre ora la ripresa di una pandemia è sempre più vista come inarrestabile e sembra aver gettato nel panico la popolazione più della precedente ondata.

La causa è da attribuirsi agli attuali ritardi dei governi e delle Banche centrali nell’intervenire con decisione a mezzo di politiche economiche espansive.

mentre quest’ultime, all’alba della crisi pandemica, arrivarono piuttosto tempestivamente, allo stato attuale non riescono più ad essere garantite e le organizzazioni mondiali non si esprimono chiaramente in merito alle proprie intenzioni sul da farsi.

Nella prima ondata di Coronavirus  parte dei Paesi emergenti, quali India, Brasile, Sud Africa, erano rimasti toccati marginalmente dalla pandemia, mentre ora ne sono stati coinvolti in maniera drammatica e devastante.

A giocare molto è stato anche il ruolo dell’informazione, che in certe aree del Pianeta ha inizialmente minimizzato la portata dell’accaduto, come in Russia nell’Est Europa, e nella stessa Cina, mentre nell’Europa Occidentale ha monopolizzato l’attenzione.

Successivamente è emersa in tutta la sua drammaticità la reale portata di una crisi pandemica sempre più di livello planetario.

Nella prima fase il settore Hi-Tec non è stato toccato dagli effetti economici della crisi, poiché i nuovi meccanismi innescati da lockdown e smart-working, hanno richiesto l’utilizzo pressoché esclusivo del settore Hi -Tec e della distribuzione, che hanno visto un’impennata senza precedenti.

in questa seconda fase, invece, il pessimismo generalizzato e la convinzione che il Coronavirus possa riprendere in misura più grave di prima, in concomitanza con le ristrettezze economiche causate dalla prima ondata,

hanno mandato ad un netto ribasso l’intero scenario economico e conseguentemente i titoli azionari sono crollati.

 

Cercare opportunità di investimento o stare fermi a guardare?

 

Al di là di quanto possa essere decisamente più prudente e sensato, al fine di elaborare una strategia di ingresso,

aspettare momenti meno instabili per approcciare i Mercati finanziari, è altrettanto vero che il metodo Warren Buffet vada assunto come una linea guida di fondo per chiunque ami gli investimenti in azioni, ma si scontri con il limite umano, ed oggettivo, di non poter prevedere in alcun modo il futuro.

  • Ragionare sulle proprie esigenze economico-finanziarie a breve: assicurarsi una somma idonea per esigenze, piaceri, imprevisti
  • Una volta individuata la somma in eccesso destinarla ad un piano diversificato di investimento: per aree geografiche, per settori di mercato, per livelli di rischio
  • Prendersi il tempo necessario a far lavorare il mercato
  • Curarsi di selezionare quelle realtà in crescita sottovalutate dal mercato (“growth”), puntando su queste aziende ed aspettando che nel corso dell’anno diano i loro piccoli frutti per poter chiudere l’operazione.
  • Se si crede in un’azienda, ma questa tarda a dare risultati positivi, dimenticarsi di averci investito. Non sarà difficile se si è messa una somma di denaro che non serve per far fronte alle spese quotidiane.
  • mai usare la leva finanziaria  (cioè, stando alla definizione di www.consob.it, acquistare o vendere attività finanziarie per un ammontare superiore al capitale posseduto e, conseguentemente, di beneficiare di un rendimento potenziale maggiore rispetto a quello derivante da un investimento diretto nel sottostante e, di converso, di esporsi al rischio di perdite molto significative) nelle azioni: Senza l’uso della leva per essere scalzati fuori dal mercato, e perdere tutto il capitale investito, deve fallire l’azienda, con l’utilizzo della leva vedrete scendere a zero operazioni che spesso non toccano neppure il 50 % della perdita.

 

 

A proposito di quest’ultimo specchietto riassuntivo è senz’altro utile dare uno sguardo al video dello you tuber Andrea Landriani che, in modo semplice e divertente, riassume in una sorta di vade mecum le principali “chicche del buon investitore”.

 

Per chiunque sia interessato a speculare con il trading finanziario a breve e brevissimo termine, a mezzo di posizioni settimanali o giornaliere sugli indici azionari e le valute,

ci sta la possibilità di sfruttare la leva finanziaria riducendo al minimo le perdite, e sfruttando un complesso metodo tecnico di rischio calcolato. 

Quanto occorre sapere è che, forse, per poter vedere una prospettiva di guadagno puntando al rialzo o al ribasso sulle coppie di valute,  o sugli indici di borsa,

bisognerà aspettare quanto meno le elezioni americane di novembre o eventuali risvolti in merito alla situazione della pandemia da Coronavirus.

Quello che bisogna tenere sotto controllo, durante queste settimane di scompiglio, se si vogliono affrontare i Mercati Finanziari e il Forex (i mercati valutari),

sono le politiche economiche e finanziarie attuate dai governi, dalla Federal Reserve e dalla Banca Centrale Europea.

A questo va aggiunto il ruolo che potrebbe avere a novembre una vittoria o una sconfitta di Donald Trump, in concomitanza al fatto che potrebbe verificarsi anche un rinvio delle elezioni stesse come paventato da Thomas Mantione.

A determinare l’andamento dei Mercati finanziari nei prossimi tre mesi saranno tutta una serie di fattori che, a seconda degli scenari plausibili, potrebbero rappresentare grandi opportunità, ma anche grandi rischi.

 

 

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Alessandro Gatti

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