Guadagnare in borsa: Il Coronavirus sfata un mito

Guadagnare in borsa: Il Coronavirus sfata un mito

Guadagnare in borsa durante il Coronavirus è possibile.

È possibile perchè questa pandemia sta rappresentando una crisi sitemica ed il metodo Warren Buffet, tratto dalla visione  dell‘intelligent investor di Graham,

ha dimostrato che le crisi sistemiche possono essere un’opportunità per guadagnare in borsa investendo sul mercato azionario.

Vanno sfatati tuttavia alcuni “miti”, come ad esempio la banalizzazione dei guadagni facili per tutti.

Sfruttare a proprio vantaggio una crisi sistemica per guadagnare in borsa vuol dire saper essere dei lungimiranti analisti di mercato;

destreggiarsi con un po’ di statistica applicata, mantenersi aggiornati su quelle che sono le aziende di valore e prevedere come possano crescere in un futuro relativamente breve.

Ovviamente la crisi sistemica gioca a nostro favore se si è seguito l’andamento nel tempo di un titolo azionario e del settore di appartenenza.

Se si sanno analizzare le serie storiche di dati ci si accorge infatti che esse mostrano i periodi di ascesa e calo del titolo in esame.

Applicando gli strumenti della statistica, si può fare una media per aggregare i dati in modo che mostrino statisticamente i periodi in cui l’asset esaminato ha mostrato una tendenza in calo o in ascesa.

Se si valuta poi che il valore intrinseco del prodotto esaminato, nel termine specifico il Market Value, è elevato, si può concludere che questo si trova in ribasso a causa di una passeggera crisi di settore, di mercato o di contingenza.

Si può studiare cosa è accaduto in quei periodi che potrebbe aver determinato la variazione del titolo, azzardando ipotesi su come, ciò che ora sta accadendo, potrebbe influenzarlo in futuro.

 

Una variazione in negativo può essere interpretata

in termini di sfiducia complessiva

dei consumatori

e degli investitori.

 

Una crisi è definita sistemica quando coinvolge uno o più sistemi economici;

è transitoria, non è riflesso necessariamente di una economia in recessione, è circoscritta a pochi settori e per un periodo limitato.

Prendiamo il caso del Coronavirus:

una pandemia che sta sconvolgendo il mondo e che ha costretto l’arresto forzoso di numerose attività riguardanti svariati settori.

Questa crisi finirà e non è propriamente una crisi economica, ma piuttosto la causa di una crisi economica e finanziaria.

Rimossa la causa i danni permarranno per un po’,  ma la fiducia nei mercati riprenderà e con essa le quotazioni in borsa.

Potrebbe essere che per molto tempo i Paesi saranno schiacciati dalle conseguenze economiche della crisi, ma il mercato azionario è un mondo un po’ a parte.

Nei mercati azionari le quotazioni dei titoli non sono fatte dalla gente comune che perde il lavoro, o dai negozianti che non riaprono più.

Nei mercati azionari contano le percezioni di quegli investitori che, comunque vada, i soldi ce li hanno sempre.

Oggi capire questo significa individuare un settore in crisi, in pronda crisi a causa del Coronavirus, valutarne poi il valore intrinseco e “scommettere“ investendo su di esso per aspettare fiduciosi che un giorno riprenderà a salire.

Guadagnare in borsa significa essenzialmente tre cose, dando per scontata una buona preparazione di finanza e statistica:

Non avere fretta, il tempo riduce il rischio.

– Investire delle somme di cui non si ha bisogno nell’immediato e che ci si può dimenticare quasi di esse.

– Investire solo somme che si è disposti a perdere o a vedere sensibilmente ridotte.

I tre punti sono fondamentali in quanto le nostre previsioni potrebbero incorrere in spiacevoli imprevisti.

Una realtà quotata in borsa, di elevato valore in termini di Market Value, potrebbe non riprendersi dalla crisi sistemica e fallire o vedersi sensibilmente ridimensionata. 

Accanto a questa funesta previsione, ci sta quella più probabile che un asset si riprenda e si riprenda molto bene consentendo di guadagnare in borsa, ma potrebbe volerci molto tempo.

Altro “mito” da sfatare è che esistano mercati, o prodotti azionari, che sono più sicuri di altri.

Questo non è vero perché dipende da come impatta la crisi sulla fiducia degli investitori.

Le due immagini sotto mostrano chiaramente due prodotti di risparmio gestito:

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Il primo piano presenta una componente azionaria che guarda ai mercati europei ed un altro che predilige azioni di mercati emergenti e dell’area Pacifico.

A dispetto di quanti hanno sempre temuto nel riporre i propri risparmi nei mercati emergenti, è arrivata la pandemia da Coronavirus che, se pur partita dall’Oriente,

ha impattato negativamente sulle opinioni degli investitori maggiormente nell’area europea, causando uno shock più profondo nel mercato azionario di quest’area geografica.

Tutte le dispute in seno al contesto europeo in merito al Mes, ai Coronabond e le carenze di un’Unione Europea nei fatti scissa e scarsamente solidale, hanno comportato una sfiducia nei mercati di questa area geografica.

 

Il Coronavirus ha colpito pesantemente anche gli Stati Uniti 

ma la percezione, e dunque il riflesso sui mercati,

 ha impattato diversamente;

gli Stati federali si sono mostrati

più compatti nell’affrontare la situazione.

 

Le difficoltà del mercato azionario europeo sono l’ennesima cartina tornasole delle difficoltà intrinseche dell’Unione Europea, i cui Stati membri sono divisi e scoordinati tra loro.

Al di là di quanto possa essere invasiva una crisi, quello che conta per i mercati azionari è la percezione.

Questa, a sua volta, è il frutto di come i governi dei vari stati gestiscono la situazione, in termini di modalità prima che di risultato.

Guadagnare in borsa significa comprendere che l’andamento delle azioni non è determinato solo dall’andamento dell’economia attuale,

ma in larga parte dalle percezioni di essa e dalle previsioni future.

Il mercato azionario, in altre parole, non sta avendo fiducia nelle capacità dell’Europa di poter gestire la crisi.

Questo va oltre la crisi stessa.

 

Bibliografia:

– Benjamin Graham, the intelligent investor, J&j Harper, Manhattan, 1949

– Robert J. Hagstorm, Il metodo Warren Buffet, Hoepli ed., Milano, 2014

– Richard Thaler, Nudge la spinta gentile, Feltrinelli ed., Milano, 2014

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Alessandro Gatti

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